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È ora di parlare di soldi.

È ora di parlare di regali

Natale è alle porte. Mentre alcuni lo aspettano con gioia e trepidazione, altri non lo trovano affatto piacevole e l'ansia cresce man mano che il gran giorno si avvicina. Perché anche quest’anno, come al solito, non hanno la benché minima idea di cosa regalare per l’occasione. Inutile però farsi prendere dal panico: meglio adottare una delle tre seguenti strategie.

Ci risiamo: fra poco più di tre settimane arriva la madre di tutte le feste e non avete ancora pronto nessun regalo. Se invece ne avete già preso qualcuno (o addirittura tutti), complimenti! Significa che fate parte di quell’esigua quanto esimia cerchia di persone che probabilmente non ha idea di quanto stress si evita di anno in anno. Questo testo, comunque, potete leggerlo lo stesso. Se non altro per rendervi conto di quanto soffrano gli altri a differenza vostra, che invece per Natale siete già a posto.

Gli altri? Sì, quelli come noi, che anche stavolta non sono riusciti a prendere neppure un regalo. E sì, che dopo aver fatto cilecca l’anno scorso ci eravamo ripromessi (come già l’anno prima) di fare meglio! Del resto, non era forse già in agosto, durante la gita a Gardaland, che il figlioccio ci aveva riempito le orecchie osannando quel videogioco che dovrebbe uscire poco prima di Natale? Come aveva detto che si chiamava? E che consolle ha il ragazzino? X-Box o Playstation? E qual era il viaggio che piaceva tanto a mamma? Praga? O era Parigi?

Regali piuttosto carucci? Non è questo il vero problema: più si avvicina Natale, infatti, più si è disposti a mettere mano al portafoglio. Ma – eccolo il vero problema – questa disponibilità a spendere somme anche considerevoli non serve a nulla se non si sa per cosa spenderle. E sarà difficile scoprirlo anche nel corso delle prossime tre settimane o poco più, perché il tempo delle «domandine innocue» per individuare i desideri dei propri cari è scaduto.
Per evitare affannose corse a caccia di non si sa bene che cosa la sera della Vigilia, c’è un solo rimedio: una buona strategia. Ve ne presentiamo tre.

Porre fine all’assurdità

Quello del Natale è considerato il periodo in cui finalmente si rivedono i propri cari. Vi suona paradossale? Ebbene sì, lo è, perché durante il resto dell’anno i nostri cari li trascuriamo. E questo, se ci pensate, è anche un po' assurdo. Perché se trascorressimo più tempo insieme nel corso dell'anno, non saremmo presi da tutta questa frenesia di farlo nel periodo in questione. Tanto più logico, quindi, cogliere l’occasione offerta dal Natale per porre fine a questa assurdità. Ad esempio regalando ai nostri cari un invito a svolgere un’attività insieme – e osservando le seguenti regole.

L’attività in questione deve fare piacere soprattutto a chi la riceve in dono, non a voi. Dovrebbe durare, se non una, almeno mezza giornata. Se non sapete bene quale attività regalare, proponete una serie di alternative tra cui scegliere. Stampate una foto, poniamo, di un rifugio in montagna, di una città e di un go-kart e mettete un punto interrogativo sotto ogni immagine. Alla fine ci vuole anche una certa determinazione e chiarezza nel messaggio: il destinatario deve capire che volete davvero che il regalo venga «riscosso». Poco dopo Capodanno, quindi, se il diretto interessato non si fa sentire, chiedetegli quando si potrebbe svolgere l'attività prescelta.

Un classico poco poetico ma sincero

La seconda grande assurdità sta nel fatto che la festa del «siamo tutti più buoni» in realtà è ormai da tempo una festa del consumo in cui tutto gira intorno al vil denaro. Spingendovi all’estremo in questo senso, potreste allora optare per la più pragmatica delle soluzioni: il denaro contante. Da non confondere con i buoni, sebbene spesso le due categorie vengano considerate equivalenti. La differenza è invece notevole: regalare denaro contante è un gesto che esprime sincerità. Come dire: non so cosa ti piacerebbe ricevere, ma voglio regalarti qualcosa, comprati quello che preferisci. I buoni invece – a meno che non abbiano per oggetto momenti da condividere – sono come contanti «difettosi»: hanno infatti una data di scadenza, si possono utilizzare solo in determinati luoghi e inevitabilmente esercitano un certo effetto «impositivo». Leggi un libro! Comprati dei vestiti decenti! Fai un po’ di sport che ne hai bisogno! Se già non avete idee, meglio evitare i compromessi e puntare sui contanti.
Naturalmente anche questa strategia ha i suoi limiti: il denaro lo apprezza solo chi ne ha davvero bisogno. Per non parlare del fatto che regalare soldi a certe persone è assolutamente fuori luogo. Quando così non fosse, almeno evitate l’errore più madornale: mai regalare banconote usate, ma solo fresche di stampa.


Zero regali: una scelta ben meditata

Lo ammettiamo: l’ultima strategia è un po’ osé, ma non improponibile. Provate a non regalare nulla. Il successo di questa strategia del rifiuto, tuttavia, dipende in tutto e per tutto dalla credibilità di chi la applica. Perché ovviamente non è conseguenza della vostra negligenza, bensì espressione di un chiaro credo politico ed ecologico. Viviamo nella società dell’abbondanza, anzi, della sovrabbondanza e ognuno di noi contribuisce a generare quantità inimmaginabili di rifiuti e di CO2 per produrre cose inutili – ad esempio regali di Natale «pro forma». In questo senso, ossia in termini di sostenibilità, la strategia del rifiuto è imbattibile. Se lo sia anche per la sostenibilità dei rapporti familiari, è un’altra questione.

E a quest’ultimo proposito, attenzione: per i più piccoli, tutto quanto appena detto non vale! Negare i regali di Natale ai bambini non è solo una scelta azzardata, ma anche il modo migliore per rovinare (e rovinarsi) irrimediabilmente la festa. Ecco quindi trovato un buon compromesso: regali solo per i bambini, per gli adulti una bella tavola imbandita con prelibatezze di ogni tipo e buon vino – e molto meno stress rispetto agli anni scorsi. Se adottate questa strategia, non siete soli: molte famiglie hanno già abolito la corsa ai regali e si trovano bene.

In ogni caso, qualunque strategia scegliate, la chiave del successo è sempre la stessa: una buona comunicazione. Mettete sul tappeto questo argomento per molti così increscioso e foriero di stress, e parlatene. In effetti, che una festa così importante come il Natale sia in buona parte offuscato dallo stress dei regali è una situazione insostenibile a cui va messa la parola fine – proprio a Natale. È ora di parlare di regali.