Lo Swiss Income Monitor della Banca Cler (BCSIM)
«Vietato parlare di denaro.» In Svizzera, questo tabù si applica soprattutto al salario e al reddito. Infatti, quasi nessuno sa dove si situa il proprio reddito nel confronto svizzero. Esistono delle differenze cantonali? Come si manifestano? Come è cambiato il reddito del ceto inferiore, medio e superiore negli ultimi anni? Il divario tra ricchi e poveri si sta allargando? In che modo la crisi economica del 2008 ha influito sull'evoluzione del reddito in Svizzera?

Sebbene avessimo voluto tener conto anche del presente, il BCSIM è incentrato sul passato e non potrà quindi considerare gli effetti della diffusione del coronavirus, che stanno avendo e avranno un grosso impatto sull'economia e sulla società. Per i mesi da aprile a giugno, BAK Economics prevede che la performance economica crollerà di una percentuale a due cifre. Per il 2020 nel suo complesso, ci si aspetta invece una diminuzione del PIL svizzero pari al 5,8%. Nel caso in cui non si riuscisse a contenere il virus e le misure di protezione dovessero essere nuovamente inasprite nel terzo trimestre, è probabile che si verifichino perdite del PIL ancor maggiori (-12,4%).
Questo crollo si ripercuote anche sui redditi delle economie domestiche svizzere, sulle quali il coronavirus lascerà il segno. Tuttavia, poiché gli ultimi dati dell'Amministrazione federale delle contribuzioni risalgono al 2016, la statistica fiscale ce lo mostrerà solamente tra circa 4 anni.
1 Riassunto
Sviluppo del reddito - Aumento del reddito in Svizzera
In Svizzera, tra il 2007 e il 2016, i redditi sono aumentati notevolmente. Ciò vale sia per quanto riguarda il reddito medio, sia per quello mediano. Questo significa che l’economia domestica media ha così potuto beneficiare dello sviluppo economico. Infatti, se nel 2007 il reddito assoluto mediano delle economie domestiche svizzere è stato di circa 52'400 franchi, tra il 2007 e il 2016 lo stesso valore è aumentato di 3'300 CHF fino ad arrivare a 55'700 CHF (+6,7% in totale, +0,7% all'anno). Nel paragone cantonale, il reddito assoluto mediano più elevato – che ammonta a 65'000 CHF – è stato riscontrato a Zugo, cantone a bassa imposizione fiscale. Seguono i cantoni di Basilea Campagna (59'400 CHF) e Zurigo (58'000 CHF). Mentre il Ticino (44'300 CHF) e il Vallese (41'200 CHF) hanno i redditi netti mediani più bassi.
Distribuzione del reddito - Grandi differenze nel confronto cantonale
Rispetto agli altri paesi, la distribuzione del reddito in Svizzera è complessivamente equilibrata. Nonostante ciò, nel periodo 2007-2016 si è registrato un leggero aumento del divario, soprattutto tra il 10% meno ricco delle economie domestiche e quello più ricco. Si può infatti notare che nel 2016 il 10% più benestante dei contribuenti ha guadagnato più di 127'800 CHF, il 50% dei contribuenti ha guadagnato più di 52'400 CHF, mentre il 10% più povero dei contribuenti non supera un reddito di 5'300 CHF. A livello cantonale, il 10% più povero delle economie domestiche soggette a imposizione nel cantone di Nidvaldo guadagnano più del doppio rispetto alla media svizzera (12'600 CHF). Per il 10% più ricco delle economie domestiche soggette a imposizione il reddito varia invece da 104'200 franchi o più nel Vallese, a 185'200 franchi o più nel cantone di Zugo (Svizzera: 127'800 franchi).
Lo sviluppo della distribuzione del reddito - La Svizzera sfida la crisi economica del 2008
La distribuzione del reddito in Svizzera e nei cantoni svizzeri è stata relativamente costante durante il periodo di osservazione. Infatti, neanche la crisi finanziaria ed economica globale del 2008 ha avuto un forte impatto sulla distribuzione del reddito. Secondo il coefficiente di Gini, i cantoni con la distribuzione più equilibrata dei redditi sono Uri, Argovia e Glarona. I cantoni di Zugo, Svitto e Ginevra mostrano invece una distribuzione relativamente disomogenea del reddito. Complessivamente, la disuguaglianza nella distribuzione del reddito è aumentata leggermente e il divario tra ricchi e poveri si è così leggermente ampliato. Nel 2016 il ceto medio ha rappresentato il 27,2% del reddito totale (0,7 punti percentuali in meno rispetto al 2007), mentre il ceto inferiore ha beneficiato di aumento della quota di reddito pari allo 0,7%. La quota del ceto superiore è invece rimasta costante. Ciò implica una diminuzione della partecipazione del ceto medio alla prosperità del paese.
Dove si situa il suo reddito in un confronto a livello svizzero?
2 Sviluppo del reddito
Il reddito di un’economia domestica comprende più di un semplice salario: esso include anche rendite, redditi locativi e altri redditi di capitali. In Svizzera, il reddito delle economie domestiche e degli individui viene rilevato da diverse statistiche. Tuttavia, nel BCSIM viene considerato unicamente il reddito assoluto della statistica fiscale. Il reddito assoluto è calcolato detraendo dal reddito lordo imponibile (salari, rendite, assegni alimentari percepiti e redditi di capitali e ricavi di locazione) le spese rilevanti ai fini fiscali (contributi straordinari alle assicurazioni sociali, assegni alimentari versati, pagamenti al 3° pilastro e interessi passivi (ad es. interessi ipotecari) e le detrazioni generali come le spese mediche, l'istruzione e la formazione.
Aumento dei redditi in Svizzera
Quanto «guadagna» in media un’economia domestica svizzera? Nel 2016, poco meno di 68'000 franchi. Tra il 2007 e il 2016, il reddito assoluto medio è aumentato di quasi 4'800 franchi, il che corrisponde a un incremento complessivo del 7,6%. Se si considerano invece i singoli anni, l'impatto della crisi finanziaria ha causato solamente un indebolimento dello slancio di crescita nel 2009 e nel 2010. Infatti, il reddito medio svizzero è aumentato in tutti gli anni, ad eccezione del 2012 e del 2015.
Sviluppo del reddito

Reddito assoluto in CHF, tasso di crescita in %; Fonte: AFC, BAK Economics
In generale, è possibile affermare che sia il reddito medio, sia il reddito mediano in Svizzera sono aumentati notevolmente e in misura analoga tra il 2007 e il 2016 (rispettivamente +0,8% e +0,7% all'anno).
Sviluppo del reddito mediano
Reddito mediano in 1000 CHF; Fonte: AFC, BAK Economics
Zugo, cantone favorevole dal punto di vista fiscale, è il cantone con i redditi più alti – Obvaldo è il cantone che ha aumentato maggiormente il reddito medio e mediano
In quali cantoni gli abitanti sono economicamente benestanti? E dove devono accontentarsi di meno? Se si considerano i singoli cantoni, quelli più favorevoli da un punto di vista fiscale come Zugo, Svitto e Nidvaldo sono in cima alla classifica dei cantoni con i redditi medi più alti. Nel 2016 il cantone di Zugo ha infatti registrato il reddito medio cantonale più elevato (ben 104'000 franchi), ciò che lo ha portato a superare la media svizzera di oltre 35'000. Zugo è anche l'unico cantone con un reddito medio superiore a 100'000 franchi. Seguono a ruota i cantoni di Svitto (95 400 franchi), Nidvaldo (82'000 franchi), Zurigo (77'200 franchi) e Ginevra (76'600 franchi). Le posizioni di Zurigo e Ginevra sono particolarmente interessanti in quanto non sono tra i cantoni con le aliquote fiscali più basse. Il loro posizionamento si può però spiegare parzialmente con gli elevati redditi in questi cantoni grazie alla loro struttura settoriale che vanta un settore finanziario estremamente ampio – fatto che implica l’esistenza di salari e bonus elevati. In aggiunta, nel canton Zurigo sono presenti molte società di consulenza e di revisione, per le quali i redditi sono superiori alla media. Oltre alle banche, Ginevra ospita anche una serie di organizzazioni internazionali, i cui dipendenti hanno di solito redditi internazionali molto competitivi e in alcuni casi esenti da imposte sul reddito. In fondo alla classifica si trovano i cantoni Giura e Vallese, con un reddito medio rispettivamente di 53'000 e 50'500 franchi. Anche in questi cantoni il livello di reddito relativamente basso può essere in parte spiegato dalla loro struttura settoriale. In entrambi i cantoni, i settori che permettono di ottenere un alto salario sono sottorappresentati e i settori economici con redditi piuttosto bassi sono relativamente forti. Nel Vallese, ad esempio, quasi il 10% della forza lavoro è impiegata nel settore alberghiero e della ristorazione, contro una media svizzera di appena il 4,5%. Nel Giura, invece, il 35% dell'occupazione cantonale è nel settore manifatturiero, un valore che, considerando la Svizzera nel suo complesso, raggiunge il 15% dell’occupazione totale. Infine, è interessante notare come in tre cantoni il reddito medio sia aumentato di oltre il 15% tra il 2007 e il 2016: Nel cantone di Obvaldo di quasi il 19%, a Basilea Città di quasi il 16% e nel cantone di Uri del 15% (Svizzera: +7,6%). Per contro, il reddito medio a Ginevra è leggermente diminuito (-1,7%).
Al fine di eliminare la distorsione causata dalle persone più ricche (che può avere una forte influenza sul valore medio, soprattutto nei cantoni più piccoli), anche in questo caso viene considerato il reddito mediano. A questo riguardo, il cantone con il reddito mediano più elevato è Zugo (65'000 franchi). In seguito si trovano i cantoni di Basilea Campagna (59'400 CHF) e Zurigo (58'000 CHF). Nella parte bassa della classifica relativa ai redditi mediani cantonali si posizionano invece il Ticino (44'300 CHF) e il Vallese (41'200 CHF). Per quanto riguarda il cantone Ticino, gli stretti legami con l'area milanese sono uno dei fattori che influenzano i redditi relativamente bassi. La sua vicinanza alla zona euro fa sì che la pressione sui prezzi e quindi anche sui redditi sia molto più alta della media svizzera. Oltre il 25% dei dipendenti del cantone Ticino è inoltre costituito da pendolari transfrontalieri, i quali hanno pretese salariali nettamente inferiori a quelle dei dipendenti svizzeri. Per quanto riguarda lo sviluppo dal 2007 al 2016, in quattro cantoni la crescita mediana è stata a due cifre: a Obvaldo del 16%, a Uri del 12% e a Svitto e Turgovia del 10% ciascuno (Svizzera: +6,7%). Il cantone di Obvaldo è stato così il migliore in termini di aumento di reddito medio e mediano. Solamente in due cantoni il reddito mediano è diminuito nel periodo preso in esame: nel cantone Ticino (-0,4%) e - come per il reddito medio - nel cantone di Ginevra (-4,6%).
Conclusione sullo sviluppo del reddito
In Svizzera, il reddito assoluto è aumentato notevolmente tra il 2007 e il 2016. Ciò vale sia per il reddito medio, sia per quello mediano. Questo significa che l’economia domestica media ha così potuto beneficiare dello sviluppo economico. Tra i cantoni svizzeri, il cantone di Zugo ha registrato il reddito medio e mediano più alto. Il Vallese si trova invece in fondo alla classifica. A livello di performance, Obvaldo è il cantone che ha mostrato il miglioramento maggiormente sia in termini di reddito medio, sia di reddito mediano. Nel cantone di Ginevra i redditi sono invece diminuiti durante il periodo di osservazione.
3 Distribuzione del reddito
Come sono distribuiti i redditi assoluti in Svizzera? Il seguente grafico mostra tutti i redditi delle economie domestiche svizzere in percentili, ossia tramite una divisione di un set di dati in cento parti a seconda delle dimensioni. La distribuzione del reddito copre l'intero spettro di reddito (dal più basso al più alto) di una popolazione.
Distribuzione del reddito in Svizzera
Reddito assoluto per economia domestica svizzera 2016, in 1000 CHF; Fonte: AFC, BAK Economics
Il 10% più ricco dei contribuenti guadagna più di 127'800 CHF - il 50% più povero dei contribuenti guadagna meno di 52'400 CHF
Il grafico è da interpretare come segue: il decimo percentile (rappresentato dalla decima colonna da sinistra) indica il livello di reddito che non viene superato dal 10% dei contribuenti. Il cinquantesimo percentile corrisponde invece al reddito mediano.
Nel 2016, in Svizzera il 10% più povero delle economie domestiche soggette a imposizione non superava un reddito di 5300 CHF. Questo include principalmente economie domestiche composte da studenti e apprendisti maggiorenni che sono ancora sostenuti dai propri genitori. Nello stesso anno, il 10% più ricco dei contribuenti percepiva invece un reddito superiore a 127'800 CHF. Come già evidenziato dal reddito mediano, nel 2016 la metà dei contribuenti in Svizzera ha avuto un reddito assoluto di oltre 52'400 CHF.
L’aumento della differenza tra i singoli percentili corrisponde a una cosiddetta dilatazione del reddito, mentre in caso di diminuzione si parla di compressione del reddito. In Svizzera, tra il 2007 e il 2016 si osserva una leggera dilatazione del reddito, ciò che si spiega con l’aumento delle differenze tra il 10% più povero e il 10% più ricco dei contribuenti.
Il 10% più povero dei contribuenti nel cantone di Nidvaldo guadagna più del doppio rispetto allo stesso valore per l’intera Svizzera
Come si manifesta la distribuzione del reddito nei vari cantoni? Rispetto agli altri cantoni, nel 2016, il 10% più povero della popolazione del cantone di Nidvaldo ha il reddito più alto nel paragone cantonale. In particolare, questa fetta di popolazione guadagna un reddito massimo di 12'600 CHF, un valore che risulta essere più del doppio rispetto alla media Svizzera. Inoltre, nei cantoni Uri (CHF 11'200), Argovia (CHF 10'400) e Appenzello Interno (CHF 10'100) il 10% più povero dei contribuenti ha avuto un reddito superiore a 10'000 CHF. D’altro canto, nei cantoni di Vallese e Ginevra, il reddito massimo del 10% più povero è stato rispettivamente di soli 1'700 e 700 franchi, il più basso nel confronto cantonale. Accanto alle motivazioni legate alle diverse strutture settoriali, i dati così bassi per il Vallese e per Ginevra si possono spiegare grazie all’alta percentuale di tirocinanti maggiorenni o studenti con un lavoro a tempo pieno o parziale.
Nel 2016, il reddito assoluto del 10% più ricco delle economie domestiche soggette a imposizione varia da 104 200 franchi o più nel Vallese a 185'200 franchi o più nel cantone di Zugo (Svizzera: 127'800 franchi). Come già evidenziato dal reddito mediano, la metà dei contribuenti di Zugo ha un reddito di oltre 65'000 CHF, valore più alto di tutti gli altri cantoni. Al contrario, la metà dei contribuenti del Vallese guadagna meno di 41'200 franchi e la metà dei contribuenti del cantone Ticino meno di 44'300 franchi.
Il 10% più ricco dei contribuenti guadagna più di un terzo del reddito totale della Svizzera
Se non si considerano i limiti di reddito nella distribuzione del reddito, bensì le quote del reddito totale nel 2016, il 10% più povero dei contribuenti guadagna circa lo 0,3% del reddito totale, mentre il 50% di tutti i contribuenti è responsabile solo di poco più del 17% del reddito totale. Al 90% più povero dei contribuenti si può attribuire invece il 59% del reddito. Questo significa che più di un terzo (41%) del reddito totale è stato generato dal 10% più ricco dei contribuenti.
Nel cantone di Uri il 30% del reddito totale cantonale è stato generato dal 10% più ricco delle economie domestiche, mentre a Svitto la stessa percentuale di economie domestiche genera il 55% del reddito totale cantonale
Dal punto di vista cantonale, nel 2016 il 10% più povero delle economie domestiche soggette a imposizione nel cantone di Uri contribuisce al reddito totale dello 0,9%. Seguono il 10% più povero delle economie domestiche dei cantoni di Glarona e Argovia, con un contributo al reddito totale dello 0,7%. La quota di partecipazione al reddito totale del 10% più povero dei cantoni di Giura, Neuchâtel, Ticino, Vallese e Ginevra, invece, coincide con o è inferiore allo 0,1%.
La metà di tutte le economie domestiche soggette a imposizione nel cantone di Uri è responsabile di poco meno del 23% del reddito totale, percentuale più alta rispetto a qualsiasi altro cantone. La quota più bassa si trova ancora una volta a Ginevra, solo l'11% circa.
Sempre nel cantone di Uri, il 90% delle economie domestiche soggette a imposizione contribuiscono con la quota più alta al reddito totale cantonale (70%), mentre a Svitto la quota ammonta a poco meno del 45% del reddito totale. Considerati questi valori al contrario, ciò significa che nel cantone di Uri il 30% del reddito totale è stato generato dal 10% più ricco delle economie domestiche, mentre a Svitto la stessa percentuale di economie domestiche genera il 55% del reddito totale cantonale.
Panoramica della distribuzione del reddito in Svizzera
Il coefficiente di Gini è il parametro più noto che misura la distribuzione del reddito sulla base di una singola cifra. Assume valori compresi tra 0 e 1. Dove 1 è la più alta disuguaglianza: una singola famiglia ha tutto il reddito di un paese e le altre famiglie non hanno nulla. D’altro canto, il valore più basso è 0, ciò che significa totale uguaglianza: ogni famiglia in un paese ha esattamente lo stesso reddito. Quindi, quanto più basso è il coefficiente di Gini, tanto più uniformemente viene distribuito il reddito. Il grafico che segue fornisce una panoramica del coefficiente di Gini per cantone.
Mappa svizzera per il coefficiente di Gini
Fonte: AFC, BAK Economics
Distribuzione del reddito in Svizzera nel confronto internazionale
Secondo gli standard internazionali, la distribuzione dei redditi in Svizzera è relativamente equilibrata. Solo Norvegia, Austria e Germania mostrano un coefficiente di Gini inferiore a quello della Svizzera. Al contrario, molti altri paesi hanno una distribuzione del reddito molto meno equa rispetto alla Svizzera. Il coefficiente di Gini della Banca Mondiale si basa su una diversa definizione di reddito rispetto al reddito assoluto delle economie domestiche fiscali. Per questo motivo, le cifre relative alla Svizzera nella sezione seguente si discostano da questa definizione.
Il coefficiente di Gini nel paragone internazionale

2016; Fonte: Banca Mondiale, BAK Economics
Panoramica delle cifre chiave

Fonte: AFC, BAK Economics
Risultati sulla distribuzione del reddito
Complessivamente, la distribuzione del reddito in Svizzera è equilibrata rispetto agli altri paesi. Nonostante ciò, tra il 2007 e il 2016 si è registrato un leggero divario nei redditi svizzeri, soprattutto tra il 10% più povero delle economie domestiche e quello più ricco. Nel 2016, la metà delle economie domestiche soggette a imposizione in Svizzera rappresentava solo il 17% del reddito totale, mentre il 10% più ricco generava il 41%. Nel paragone cantonale, la metà delle economie domestiche soggette a imposizione nel cantone di Uri è responsabile di poco meno del 23% del reddito totale cantonale mostrando una quota maggiore rispetto a qualsiasi altro cantone. Il 10% più ricco delle economie domestiche nel cantone di Uri contribuisce nella maniera più esigua al reddito totale cantonale, con poco meno del 30%, mentre la stessa fetta di popolazione nel cantone di Svitto contribuisce maggiormente al reddito totale rispetto a tutti gli altri cantoni con il 55%.
Come si è sviluppata negli ultimi anni la distribuzione del reddito in Svizzera e nei vari cantoni? Di seguito mostriamo i risultati della nostra analisi.
La distribuzione del reddito in Svizzera – e nei cantoni – è complessivamente stabile nel tempo
La distribuzione del reddito in Svizzera è stata relativamente costante nel periodo preso in esame. Infatti, nel 2016 il coefficiente Gini del reddito assoluto ha avuto un valore di 0,48. Rispetto al 2007 (0,47), il coefficiente Gini è quindi rimasto praticamente stabile. In Svizzera, il coefficiente di Gini è diminuito nel 2009, 2012 e 2016 ed è aumentato negli altri anni. La crisi finanziaria ed economica mondiale del 2008 non ha quindi avuto ripercussioni di rilievo sulla distribuzione del reddito in Svizzera. Tuttavia, anche se la distribuzione nel suo complesso non è praticamente cambiata, ci sono alcuni aspetti interessanti nello sviluppo della distribuzione del reddito nel periodo in esame.
Coefficiente di Gini e il rapporto dei quartili
Fonte: BAK Economics
Mappa svizzera «Variazione degli indicatori» (Coefficiente di Gini, Mediana)
Fonte: AFC, BAK Economics
Il divario tra ricchi e poveri è leggermente aumentato
Il rapporto dei quartili indica a relazione tra il reddito del 25% più povero e il 25% più ricco delle economie domestiche. Anche in questo caso, il rapporto dei quartili assume valori compresi tra 0 e 1. Tuttavia, il significato è invertito rispetto al coefficiente di Gini: maggiore è il rapporto, più uniforme è la distribuzione tra i quartili (valori dei quartili). In Svizzera, nel 2016, il 25% più povero delle economie domestiche non superava un reddito di 25'700 franchi. Per il 25% più ricco delle economie domestiche, il limite inferiore di reddito era di 84'900 franchi. Ne risulta un rapporto dei quartili nel 2016 di 0,303, valore che nel 2007 si fissava 0,322 e che indica quindi un leggero aumento della disparità di distribuzione del reddito nel periodo preso in esame.
I cantoni Ginevra e Ticino mostrano il maggiore aumento delle disuguaglianze di distribuzione del reddito
Il reddito del 25% più povero delle economie domestiche è stato più alto nei cantoni di Zugo (CHF 34'900), Argovia (CHF 33'700) e Nidvaldo (CHF 33'200), mentre i redditi più bassi si riscontrano nei cantoni Ticino (CHF 19'100), Ginevra (CHF 17'000) e Vallese (CHF 9'500). Per il 25% più ricco delle economie domestiche, il limite di reddito inferiore è stato più basso nel cantone del Vallese (70'800 franchi) e più alto nel cantone di Zugo (111'000 franchi). Dal punto di vista del rapporto dei quartili, il valore più alto (0,391) si trova nel cantone di Uri, mentre quello più basso è riscontrabile nel Vallese a (0,134). La distribuzione del reddito è quindi più equilibrata nel cantone di Uri rispetto agli altri cantoni. D’altro canto, il cantone del Vallese mostra la distribuzione più disomogenea.
In 20 cantoni su 26, il rapporto dei quartili è diminuito dal 2007. Questo indica che la distribuzione disuguale del reddito tende quindi ad aumentare nel periodo preso in esame. A livello cantonale, l'aumento della disuguaglianza di distribuzione è stato più forte a Ginevra e in Ticino, dove il rapporto dei quartili è sceso di 8 rispettivamente 5 punti percentuali. Tuttavia, sempre considerando il rapporto dei quartili, in alcuni cantoni la distribuzione del reddito è diventata più equilibrata: nel Vallese (+ 1,5 punti percentuali), nel cantone di Obvaldo (+ 2,6 punti percentuali) e nei Grigioni (+ 2,9 punti percentuali).
La soglia di reddito per il ceto medio è aumentata di circa il 7% - Aumento anche in quasi tutti i cantoni
Poiché alle persone piace confrontarsi tra loro e dividersi in gruppi sociali, le semplici categorizzazioni sono popolari. Secondo una definizione comune, il ceto medio comprende coloro che hanno un reddito compreso tra il 70 e il 150% del reddito mediano. Le economie domestiche che posseggono un reddito inferiore al 70% del valore mediano appartengono quindi al ceto inferiore, mentre le economie domestiche con un reddito superiore al 150% del reddito mediano appartengono al ceto superiore.
Nel 2016, le persone con un reddito assoluto di 36 680 franchi all'anno sono considerate parte del ceto medio svizzero. Ciò significa che nel 2016 circa il 35% delle famiglie apparteneva al ceto inferiore. All'altro estremo della distribuzione, le economie domestiche con un reddito assoluto superiore a 78'600 CHF appartengono al ceto superiore. Questo include circa il 28% delle economie domestiche. Il ceto medio comprende il restante 37% delle famiglie. Considerando gli sviluppi dal 2007, la soglia di reddito per il ceto medio è aumentata del 6,7%.
Nel 2016 la popolazione del cantone di Zugo apparteneva al ceto medio solo con un reddito di almeno 45'500 franchi. Nel confronto cantonale, questo era il limite inferiore cantonale più alto per il ceto medio. Nello stesso periodo, nei cantoni di Basilea Campagna, Zurigo, Argovia, Svitto e Nidvaldo il limite inferiore è fissato ad almeno 40'000 franchi. Ciò significa che a Zugo e Zurigo circa il 35% delle economie domestiche apparteneva al ceto inferiore, a Svitto il 34%, a Nidvaldo e Basilea Campagna circa il 33% e in Argovia il 31%. All'altro capo della distribuzione, le economie domestiche del cantone di Zugo appartengono al ceto superiore se ricevono un reddito disponibile di oltre 97'500 CHF, mentre a Nidvaldo il valore è di 86 250 CHF o più. Il ceto superiore comprende quindi circa il 30% delle famiglie a Zugo, il 29% a Svitto, il 28% a Basilea Campagna e Zurigo, il 27% in Argovia e Nidvaldo. Il ceto medio comprende invece il 42% delle economie domestiche del cantone di Argovia, il 40% del cantone di Nidvaldo, il 39% del cantone di Basilea Campagna, il 37% di Zurigo e Svitto e il 35% del cantone di Zugo.
Osservando gli sviluppi dal 2007, la soglia di reddito del ceto medio è aumentata in tutti i cantoni tranne che in Ticino (-0,4%) e a Ginevra (-4,6%). Mentre Obvaldo, Uri, Svitto e Turgovia mostrano i tassi di crescita della soglia di reddito per il ceto medio più elevati.
La quota di partecipazione del ceto inferiore sul totale dei ricavi in Svizzera è aumentata a scapito del ceto medio
Nel 2016, il ceto medio ha rappresentato il 27,2% del reddito totale, 0,7 punti percentuali in meno rispetto al 2007, mentre il ceto inferiore ne ha beneficiato con una quota in crescita dello 0,7%. Questo indica che la quota del ceto superiore è rimasta costante e che la partecipazione del ceto medio alla prosperità del paese è diminuita nel tempo.
Dividendo le economie domestiche svizzere in quattro gruppi ugualmente grandi in base ai quartili piuttosto che usando la classica suddivisione in ceti inferiore, medio e superiore, si ottiene il seguente grafico per la Svizzera:
Stratificazione del reddito in Svizzera

Fonte: BAK Economics
Nel 2016, la quota del 25% più povero delle economie domestiche (P0-P25) rispetto al reddito totale ammonta al 3,5%. Il 25% più ricco delle economie domestiche (P75-P100), invece, rappresenta il 61,7% del reddito totale, mentre il 50% più povero (P25-P75) delle economie domestiche è responsabile del 34,8% del reddito totale.
A livello cantonale, nel cantone di Uri, il 25% più povero delle economie domestiche (P0-P25) contribuiscono maggiormente al reddito totale rispetto agli altri cantoni. Infatti, nel 2016 il contributo al reddito totale di questa fascia della popolazione è state pari al 6%. Sempre nel cantone di Uri, la quota del 50% più povero delle economie domestiche (P25-P75) ammonta al 44,2% del reddito totale. Di conseguenza, il 25% più ricco delle economie domestiche nel cantone di Uri (P75-P100) hanno contribuito al reddito totale in maniera minore (51,5%) rispetto agli altri cantoni. Infine, le fasce della popolazione con il reddito medioalto hanno contribuito maggiormente al reddito totale nei cantoni di Ginevra, Svitto e Zugo.
L'evoluzione della quota dei redditi bassi sul totale dei redditi varia molto da cantone a cantone. Nei cantoni di Obvaldo, Grigioni, Basilea Città e Vallese questa quota è cresciuta notevolmente. Per contro, i cantoni di Vaud, Giura, Neuchâtel, Ticino e Ginevra hanno registrato un netto calo dei contributi in percentuale al reddito totale delle fasce di reddito basso. Nel complesso, le quote dei redditi bassi sul totale del reddito sono diminuite. La quota dei redditi medi sul totale dei redditi è invece leggermente aumentata nei cantoni, con il maggiore aumento a Svitto, nel Vallese e nel Nidvaldo. In alcuni cantoni, tuttavia, sono diminuiti anche i redditi medi (Vaud, Ginevra, Neuchâtel, Basilea Città, Appenzello Esterno, Ticino). Al contrario, i redditi superiori ne hanno beneficiato, e nel tempo hanno potuto contribuire maggiormente al totale del reddito.
Aumento del tasso di rischio di povertà
Il tasso di rischio di povertà corrisponde alla percentuale della popolazione il cui reddito è al di sotto della soglia di povertà. La soglia di povertà è definita come il 60% del reddito mediano. Quando tutti i redditi raddoppiano, in rapporto alla mediana, il tasso di rischio di povertà rimane lo stesso. Esso è infatti una misura relativa e non misura la povertà in sé.
Il tasso di rischio di povertà è aumentato di 0,6 punti percentuali dal 5% nel 2007 al 5,6% nel 2016. Ciò significa che la povertà in Svizzera è aumentata statisticamente. Tuttavia, ciò può essere legato al fatto che anche il numero di apprendisti e studenti (di età superiore ai 18 anni e quindi soggetti a tassazione) è aumentato nel periodo in esame.
Risultati dello sviluppo della distribuzione
La seguente tabella mostra alcune cifre chiave per la Svizzera e il loro sviluppo negli anni dal 2007 al 2016.
Panoramica delle cifre chiave
Svizzera | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Valore medio | 63'149 | 64'774 | 64'825 | 65'281 | 66'487 | 65'495 | 65'983 | 67'086 | 66'932 | 67'929 |
Mediana | 49'100 | 50'100 | 50'400 | 50'500 | 50'800 | 50'800 | 51'100 | 51'400 | 51'400 | 52'400 |
Deviazione standard | 110'157.59 | 112'046.10 | 108'232.37 | 110'557.04 | 110'200.29 | 108'110.95 | 109'967.88 | 113'549.77 | 113'723.49 | 114'371.08 |
Coefficiente di variazione | 1.74 | 1.73 | 1.67 | 1.69 | 1.66 | 1.65 | 1.67 | 1.69 | 1.70 | 1.68 |
Deviazione quartile | 53'100 | 54'300 | 55'100 | 55'900 | 56'300 | 56'700 | 57'100 | 57'700 | 58'200 | 59'200 |
Quota del quartile | 0.32 | 0.32 | 0.32 | 0.31 | 0.31 | 0.31 | 0.31 | 0.31 | 0.30 | 0.30 |
Coefficiente di Gini | 0.47 | 0.47 | 0.47 | 0.48 | 0.48 | 0.48 | 0.48 | 0.48 | 0.48 | 0.48 |
Indice di Theil | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Fonte: BAK Economics
5 Appendice: il patrimonio
Il numero dei milionari (patrimonio) aumenta in modo molto significativo
Tra il 2007 e il 2016, il numero dei milionari è aumentato arrivando a un notevole 43%, superando le 311'000 unità. Questo aumento non si spiega né grazie all'inflazione (che era praticamente nulla) né grazie alla migrazione. L’incremento dei milionari è invece principalmente dovuto, oltre all'andamento positivo dei ricavi, all'andamento dei prezzi dei titoli e degli immobili. Infatti, si nota che nel 2008, il crollo del mercato azionario causato dalla crisi finanziaria del 2008 ha influenzato negativamente l’evoluzione del numero dei milionari. Da allora, tuttavia, il numero dei milionari è aumentato costantemente.
Milionari (patrimonio)

Numero di persone; Fonte: AFC, Statistica della situazione finanziaria cantonale e nazionale delle persone fisiche.
Patrimonio dei milionari

In Mio. CHF; Fonte: AFC, Statistica della situazione finanziaria cantonale e nazionale delle persone fisiche.
Patrimonio delle economie domestiche private

Patrimonio in CHF; Fonte: Banca Nazionale Svizzera, patrimoni delle economie domestiche private.
Risultati della distribuzione del patrimonio
In sintesi, si può dire che, a causa del significativo aumento complessivo dei valori immobiliari e borsistici nel periodo dal 2007 al 2016, il patrimonio in Svizzera è aumentato in misura molto maggiore rispetto al reddito o al PIL. Di conseguenza, anche il numero di milionari e il loro patrimonio sono aumentati in modo significativo.
Qui sono disponibili maggiori informazioni nonché le definizioni più importanti.