Al più tardi dopo aver terminato il percorso di formazione ha finalmente inizio l’autonomia a livello economico, con conseguente necessità di crearsi un budget domestico. Tuttavia, prima di mettersi alacremente al lavoro, è necessario considerare otto aspetti essenziali riportati qui di seguito.
Non c’è dubbio: esistono attività molto più divertenti della gestione del proprio budget, ad esempio andare al cinema, dedicarsi al benessere, allo yoga e a migliaia di altre cose. Tuttavia, per evitare di ritrovarsi costantemente a dover gestire le varie questioni economiche, l’unica strada percorribile è quella della pianificazione finanziaria, senza la quale il rischio è quello di ritrovarsi, un giorno, a non sapere più come finanziare tutte le attività più interessanti a cui ci si è dedicati fino a quel momento.
Non c’è quindi altra scelta, ma ne varrà la pena! Chi, infatti, fin dall’inizio della propria indipendenza economica getta le basi giuste, ne beneficerà per tutto il corso della vita. Tuttavia, vale purtroppo anche il contrario: chi si ritrova un giorno a dover affrontare dei problemi economici, spesso fatica a risolverli e a uscirne.
I consulenti in materia di budget offrono spesso un orientamento basato sulla convinzione di poter ottimizzare entrambi gli aspetti, ovvero di incrementare le entrate e di ridurre le uscite. Ottimo suggerimento! Il problema è solo che, da giovani, le possibilità di incrementare le proprie entrate sono spesso limitate, dal momento che lo stipendio rappresenta l’unica fonte di reddito. All’inizio bisognerebbe quindi concentrarsi maggiormente sulle uscite, che permettono infatti un margine di intervento molto più ampio.
Creare un budget senza conoscere perfettamente le proprie abitudini di spesa fino a quel momento rappresenterebbe un passo verso un vicolo cieco. Prima di intraprendere qualsiasi attività è necessario sapere esattamente con chi e con cosa si ha a che fare. Solo basandosi su assunti del tutto realistici sarà infatti possibile creare un budget davvero realistico.
Poco importa in quale momento verrà poi realizzato il budget, se il giorno successivo o dopo due mesi: l’aspetto davvero fondamentale è che il budget corrisponda in tutto e per tutto alla realtà dei fatti.
Ci sono tre momenti in cui è possibile pagare le tasse: in rate mensili nel corso dell’anno, dopo la ricezione della fattura definitiva o, in caso di una proroga dei termini, con oltre un anno di ritardo. La soluzione ideale è indubbiamente la prima, dal momento che le pendenze fiscali non sono altro che un debito occulto che, prima o poi, dovrà comunque essere corrisposto, comprensivo di interessi. In quale categoria rientra ogni soggetto viene stabilito con il primo budget.
Avere una situazione fiscale ineccepibile non solo consente di sentirsi a proprio agio, ma, in alcuni casi, risulta anche imprescindibile. Ad esempio, chi vuole intraprendere un lungo viaggio in giro per il mondo o magari espatriare è tenuto a notificare la propria partenza all’anagrafe e questo può avvenire soltanto se tutte le fatture fiscali risultano correttamente pagate.
Non a caso la previdenza privata rappresenta uno degli aspetti principali legati alla pianificazione finanziaria. In questa sede non si intende trattare nello specifico i vari dettagli, bensì definire il momento migliore in cui intraprendere questo percorso. E il momento migliore è proprio adesso! Molti ritengono che, avendo un reddito basso, non ne valga assolutamente la pena. Sbagliato! Infatti, anche se all’inizio l’importo versato sarà di soli 50 CHF al mese, questo consentirà comunque di gettare le basi per il pilastro 3a della previdenza.
E anche nel caso in cui il reddito dovesse di nuovo diminuire, non è un problema: grazie ai modelli previdenziali flessibili, aumentare o diminuire l’entità dei pagamenti o addirittura sospendere del tutto i versamenti è possibile in qualsiasi momento.
Come già accennato, spesso la gestione del budget non è un’attività propriamente allettante. Ma proprio per questo è importante non tralasciare completamente l’aspetto del divertimento. Oltre alle riserve di budget destinate alle «tasse», alle «situazioni di difficoltà economica» e alla «previdenza», sono comunque ammessi anche dei «piccoli regali fatti a se stessi», come lo «shopping a Milano» o il «Millennium Falcon» della Lego. Con Zak, la nuova app per smartphone della Banca Cler, è possibile dare un nome a proprio piacimento e assegnare un’icona alle varie voci del budget. Se, a livello finanziario, il margine d’azione risulta limitato, la fantasia invece non conosce limiti.
6. Mettere in conto possibili imprevisti
Persino il budget migliore rappresenta solo un semplice modello di calcolo. Nella realtà possono sorgere in qualsiasi momento delle spese non prevedibili. Un boccone amaro da digerire, che, qualora comporti anche difficoltà economiche, risulterà ancora più amaro.
In previsione di casi simili è quindi importante costruirsi un margine di sicurezza, la cui crescita sia direttamente proporzionale a quella del budget, e che preveda l’accumulo di un fondo minimo di riserva a cui ricorrere in caso di necessità.
Persino con un budget pianificato alla perfezione e comprensivo di riserve può capitare che le cose vadano storte. In tal caso è fondamentale affrontare fin da subito la nuova situazione di partenza che si pone. Le impasse economiche non si risolvono mai da sole, al contrario, si aggravano sempre di più quanto più a lungo vengono trascurate. Molti creditori si dimostrano accondiscendenti nei confronti di quei debitori che agiscono in modo proattivo e che prendono contatto con loro prima che venga avviato il procedimento esecutivo.
Nel migliore dei casi sarà tuttavia possibile avere sempre sotto controllo il proprio budget, anche nel caso in cui le entrate risultassero basse. Dopo un paio di anni le entrate ricominceranno a incrementare e, conseguentemente, aumenterà anche il margine di azione a disposizione. Questo è quindi il momento giusto in cui definire il proprio futuro economico a lungo termine.
Dopo la crisi finanziaria del 2008 sono emerse molte storie di banchieri di Wall Street con stipendi milionari e che, due mesi dopo il loro licenziamento, sono andati in fallimento. In quei casi, il motivo alla base di tale dissesto fu un errore gravissimo nella pianificazione del budget, nell’ambito del quale le uscite erano state automaticamente adattate alle entrate in crescita.
Nel caso in cui le entrate dovessero incrementare, è quindi importante valutare bene come procedere. Soltanto chi sceglie di non adattare sempre automaticamente le uscite alle entrate, prima o poi si ritroverà avvantaggiato e riuscirà ad affrontare un paio di mesi privi di entrate. Un maggior potere decisionale sul lavoro, la possibilità di girare il mondo, un impiego part-time e, a volte, semplicemente il lusso di non fare niente: tutto questo si traduce in sicurezza economica, un traguardo sicuramente non facile da raggiungere, ma con un rispettivo budget le probabilità di realizzarlo aumentano di sicuro. Chi decide di non avere un budget sceglie invece di imboccare, a livello economico e per tutta la vita, una strada senza uscita, senza sapere dove questa lo porterà: difficilmente potrà comunque condurlo lì dove aveva sperato di arrivare.