Salute di ferro e una bella famiglia con bambini: chi vive questi momenti d'oro non pensa al proprio decesso o alle conseguenze di un’invalidità. Ma se accadesse qualcosa di brutto a uno dei genitori, i vostri cari sarebbero tutelati dal punto di vista finanziario? Mirjam Keller, consulente in materia successoria presso la Banca Cler, spiega su cosa dovrebbero riflettere le giovani famiglie.
A mio avviso ci sono quattro aspetti su cui vale la pena riflettere sia come famiglia, sia a livello personale:
1. Con un mandato precauzionale si può stabilire chi sarà responsabile per noi in caso di incapacità di discernimento. La persona designata potrà prendere tutte le decisioni per nostro conto.
2. Il decesso di uno dei coniugi può lasciare in difficoltà finanziarie chi rimane. È dunque fondamentale pianificare quanto prima la successione tra coniugi per tutelarsi da questa tragica eventualità, ad esempio con un testamento, un contratto successorio o una convenzione matrimoniale.
3. Se si hanno figli minorenni è consigliabile stabilire, con una disposizione in materia di affidamento, a chi si desidera trasferire l’autorità parentale in caso di incapacità di discernimento o decesso di entrambi i genitori. Si tratta comunque di una mera dichiarazione di volontà che non vincola l’autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA).
4. Inoltre, a tutti i miei clienti consiglio di redigere le direttive del paziente.
In linea di principio, la scelta della persona da designare nel mandato precauzionale è lasciata alla nostra discrezione. È richiesto soltanto che sia maggiorenne e capace di discernimento al momento dell’accettazione del mandato. È opportuno indicare anche uno o più sostituti che possano assumere il mandato qualora la persona di fiducia nominata dovesse rifiutarlo (ad es. i figli, nel caso accada qualcosa contemporaneamente a entrambi i coniugi). Potete senz’altro registrare nel mandato precauzionale anche i figli minorenni, che però potranno rappresentarvi solo al raggiungimento della maggiore età.
Come privilegiare al meglio il partner?
« Adottate provvedimenti per evitare che il partner superstite si trovi ad affrontare difficoltà finanziarie dovendo liquidare l’eredità.»
Le direttive del paziente regolano le decisioni in ambito medico. Potete definire quali trattamenti medici approvate e quali invece rifiutate, e designare un rappresentante che decida insieme ai medici in vostra vece.
In mancanza di disposizioni individuali, è la legge a stabilire chi eredita quale cifra. Non è detto, però, che le previsioni legislative riflettano i desideri degli interessati. Soprattutto nelle famiglie è importante tutelare al meglio il coniuge superstite: in una coppia sposata potrebbe dover liquidare ai figli le quote ereditarie loro spettanti e trovarsi in difficoltà, specialmente se c’è di mezzo un’abitazione di proprietà. Nelle coppie non sposate, se non si pianifica la successione, sono i discendenti a ereditare tutti i beni, mentre i concubini rimangono a mani vuote.
Se la successione legale non vi soddisfa, in genere potete stabilire con un testamento come distribuire il vostro patrimonio dopo il vostro decesso. La legge prevede però delle cosiddette «porzioni legittime» che non possono essere ridotte. Ad esempio non potete lasciare tutto in eredità al vostro partner se avete dei figli, perché per legge spetta loro la porzione legittima.
I figli hanno diritto a una parte dell’eredità, che può essere più o meno consistente in base alle eventuali disposizioni successorie definite in precedenza. Se minorenni, la rinuncia all’eredità non è una via facilmente praticabile. In linea di principio la quota loro spettante va liquidata, rimane bloccata fino al raggiungimento della maggiore età e in genere il genitore superstite non può amministrarla. Se l’eredità riguarda un ingente patrimonio o una casa di proprietà, la gestione patrimoniale è assunta dall’APMA per conto dei minori.
Le famiglie patchwork possono assumere le forme più svariate e le conseguenze possono diventare complesse. Se una coppia ha figli da una precedente relazione, è importante definire bene quali parti di eredità debba ricevere ciascun figlio in caso di decesso di un genitore. Anche se la nuova coppia è coniugata bisogna tenere presenti le porzioni legittime, specie quelle spettanti ai figli nati da relazioni precedenti.
Una consulenza fornisce risposte alle seguenti domande:
1 Patrimonio
Chi dovrebbe ereditare il vostro patrimonio? Chi volete considerare?
Chiariamo come si configura la successione legale e quali provvedimenti potete adottare per esaudire le vostre volontà. Potrebbero servire un testamento, un contratto successorio o una convenzione matrimoniale.
2 Regime dei beni
Come avete disciplinato il regime dei beni?
Cosa appartiene a quale coniuge e chi può ereditare cosa?
Dipende dal regime dei beni, che si può definire nell’ambito di una convenzione matrimoniale.
3 Incapacità di discernimento
Chi si occuperà delle vostre questioni in caso sopravvenga un’incapacità di discernimento?
Nell’ambito di un mandato precauzionale, stabilite chi prenderà le decisioni per voi qualora non foste più in grado di farlo autonomamente.
4 Abitazione di proprietà
Per voi è importante che il vostro partner possa continuare a vivere nella vostra casa?
Talvolta il partner superstite è costretto a vendere l’abitazione di proprietà per liquidare le porzioni legittime di altri eredi.
Se i beneficiari sono d’accordo, questo problema si può evitare stipulando un contratto di rinuncia all’eredità.
5 Anticipo ereditario
Desiderate trasferire una parte del vostro patrimonio ai figli mentre siete ancora in vita?
Può essere opportuno distribuire una quota del patrimonio ai figli con un anticipo ereditario, ad esempio se uno dei discendenti rileva l’azienda. In questo caso si consiglia di redigere un contratto successorio dettagliato, in modo da evitare litigi in futuro.
6 Divisione ereditaria
Chi si occuperà di spartire la vostra eredità?
Nel testamento o nel contratto successorio potete nominare un esecutore testamentario, che svolge compiti amministrativi e prepara il contratto di divisione ereditaria. Ne vale la pena soprattutto in situazioni complesse e comunioni ereditarie numerose.