Il 22 settembre c’è da decidere, e su un aspetto non da poco: la popolazione svizzera è chiamata a esprimersi sulla riforma della previdenza professionale, che accende i riflettori su questioni di rilievo. Abbiamo riassunto per voi gli elementi principali su cui la riforma è imperniata.
La riforma LPP è composta da cinque punti. Quattro di questi riguardano unicamente le casse pensioni che assicurano solo il regime obbligatorio LPP. A interessare tutti gli assicurati è invece il punto 5, ovvero il finanziamento dei supplementi di rendita.
La riforma prospetta condizioni migliori per chi lavora a tempo parziale e per i lavoratori anziani.
Il costante innalzamento dell’aspettativa di vita mette sempre più sotto pressione la nostra previdenza professionale. La riforma LLP si prefigge di rafforzare il finanziamento del 2° pilastro, mantenere il livello delle rendite erogate dalle casse pensioni e migliorare la copertura assicurativa dei lavoratori a tempo parziale.
La previdenza professionale (LPP) si articola in due parti:
Nell’ambito della previdenza sovraobbligatoria, le casse pensioni possono assicurare prestazioni ulteriori. I punti da 1 a 4 della riforma LPP, pertanto, interessano esclusivamente le casse pensioni che si limitano ad assicurare il minimo legale.
Per gli istituti previdenziali che assicurano anche prestazioni sovraobbligatorie, i suddetti punti non sono direttamente applicabili. Queste casse pensioni devono garantire che le loro prestazioni corrispondano almeno al minimo stabilito dalla legge. Il quinto punto della riforma, che disciplina il finanziamento dei supplementi di rendita, riguarda invece tutte le casse pensioni – e quindi tutti gli assicurati – a prescindere che la copertura offerta riguardi solo prestazioni obbligatorie o anche sovraobbligatorie.
Si prevede di portare l’aliquota di conversione nell’ambito della previdenza obbligatoria dall’attuale 6,8% al 6,0%. Per fare un esempio, con un avere di vecchiaia accantonato al momento del pensionamento pari a 100 000 CHF, si ottiene attualmente una rendita annua di 6800 CHF. Applicando la nuova aliquota, il suo importo scenderebbe a 6000 CHF. La riduzione dell’aliquota di conversione interessa solo chi è assicurato esclusivamente nel regime obbligatorio LPP. I restanti assicurati che invece beneficiano anche di una copertura sovraobbligatoria non risentono allo stesso modo di questa variazione dell’aliquota.
Attualmente la soglia d’entrata nella LPP è fissata a 22 050 CHF; con la riforma, questo importo scenderà a 19 845 CHF. Ciò significa che si verrà assicurati nel 2° pilastro già a partire da un salario inferiore. In concreto, secondo l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali, le fila di quanti sono obbligatoriamente assicurati nella previdenza professionale andrebbero a ingrossarsi di circa 70 000 lavoratori e 30 000 persone con più impieghi.
Oggi la deduzione di coordinamento è un importo fisso – nello specifico pari a 25 725 CHF – che non è considerato nella somma assicurata in base al regime obbligatorio LPP. Con la riforma, la deduzione di coordinamento corrisponderà al 20% del salario assoggettato all’obbligo contributivo AVS. Questa misura vuole agevolare in particolar modo i lavoratori a tempo parziale, che vedrebbero così aumentare il proprio reddito assicurato e, di conseguenza, il proprio risparmio.
Con la riforma, l’accredito di vecchiaia previsto per la fascia d’età 25–44 anni sarà uniformato al 9%, mentre per quella compresa tra i 45 e i 65 anni ammonterà al 14%. Il contributo minimo dei datori di lavoro corrisponderà sempre al 50%. Attraverso il livellamento degli accrediti di vecchiaia si mira in particolare a rendere più interessante per i datori di lavoro l’assunzione o il mantenimento nell’organico di lavoratori oltre i 55 anni di età.
Per attenuare l’impatto della riduzione dell’aliquota di conversione, per una generazione di transizione composta da 15 classi d’età sono state previste misure di compensazione sotto forma di supplementi di rendita a vita. Al relativo finanziamento contribuiscono tutte le casse pensioni, e quindi anche tutti gli assicurati.
Indipendentemente dal responso delle urne, vi suggeriamo di prendere in mano voi stessi la vostra previdenza: rivolgetevi ai nostri esperti in materia per verificare quali passi si possono compiere per ottimizzare la vostra specifica situazione previdenziale. Nella nostra analisi terremo sempre in primo piano i vostri obiettivi e i vostri desideri personali in materia di finanze.