A settembre 2022 la popolazione svizzera ha accettato la riforma AVS 21, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2024. Se quasi tutti sanno che l’età di pensionamento delle donne salirà a 65 anni e che aumenterà l’imposta sul valore aggiunto, molti non conoscono i cambiamenti che riguardano l’ordinanza sul libero passaggio. Di seguito vi spieghiamo cosa è opportuno fare d’ora in poi.
In sintesi
In Svizzera la maggior parte dei lavoratori dipendenti è obbligatoriamente affiliata alla cassa pensioni del datore di lavoro. Se si cambia azienda, l’avere viene trasferito alla cassa pensioni del nuovo datore di lavoro. Se invece una persona interrompe temporaneamente l’attività lucrativa, si trasferisce all’estero o avvia un’attività indipendente, deve lasciare l’attuale cassa pensioni e collocare il proprio avere presso una o due fondazioni di libero passaggio. In realtà gli averi di libero passaggio sono pensati come soluzione provvisoria e devono essere versati alla cassa pensioni del nuovo datore di lavoro. Spesso, tuttavia, vengono mantenuti fino al pensionamento, perché si possono investire e prelevare in modo più flessibile.
In base alla vecchia legislazione, donne e uomini potevano scegliere liberamente di riscuotere i propri averi di libero passaggio anche dopo il raggiungimento dell’età di pensionamento AVS ordinaria; l’età massima era 69 anni per le donne e 70 per gli uomini. Il rinvio della riscossione garantiva un risparmio in termini di imposte sul reddito e sulla sostanza, poiché gli averi di libero passaggio sono esenti da imposte.
D’ora in poi gli averi di libero passaggio verranno trattati allo stesso modo di quelli del pilastro 3a:
Gli averi verranno riscossi tra i 60 e i 65 anni di età. Solo chi continua a esercitare un’attività lucrativa potrà rinviare la riscossione fino a 70 anni.
Fino a fine 2029 si applicherà una disposizione transitoria.
Il testo originale della legge:
Anno di nascita 1959 e precedenti
Le regole rimangono invariate e si può rinviare la riscossione degli averi di libero passaggio fino all’età di 70 anni.
Anno di nascita 1960 e successivi
A partire dal 1° gennaio 2030, la persona interessata dovrà comprovare l’esercizio di un’attività lucrativa. Se cessa di lavorare, la riscossione degli averi di libero passaggio dovrà avvenire entro e non oltre i 65 anni.
Donne nate nel 1965
Gli averi di libero passaggio potranno essere riscossi solo dal 2025, una volta compiuti i 60 anni.
Con una pianificazione intelligente della liquidazione dei fondi previdenziali, è possibile risparmiare sulle imposte.
Il ritiro dei fondi depositati su un conto di previdenza comporta il pagamento dell’imposta sulle prestazioni in capitale, che è progressiva come l’imposta sul reddito. Più fondi previdenziali vengono riscossi nel medesimo anno fiscale, maggiore è l’onere fiscale percentuale. La soluzione consiste nel prelevare gli averi di previdenza in modo scaglionato: così facendo si riduce la progressione e l’imposta sulle prestazioni in capitale è molto più contenuta.
Alfred Müller, nato nel 1968, aconfessionale, celibe, domicilio fiscale a Basilea Città.
All’età di 65 anni, il signor Müller ha tre conti di previdenza e due conti di libero passaggio, oltre a una soluzione assicurativa in scadenza nel 2028. Sceglie di riscuotere gli importi previdenziali nell’arco di sei anni e paga così un’imposta sulle prestazioni in capitale inferiore a quella dovuta nel caso di un versamento unico, per un risparmio di 9100 franchi.
Vale la pena allestire un piano per il prelievo scaglionato degli averi di libero passaggio, soprattutto ora che questi ultimi devono essere riscossi nel medesimo periodo dei fondi accumulati nel 3° pilastro. Si sconsiglia di effettuare prelievi ingenti di averi del 3° pilastro negli anni in cui giungono a scadenza gli averi di libero passaggio.
Per effettuare un prelievo scaglionato è necessario disporre di più conti 3a (invece di uno solo) sui quali durante la fase di attività lucrativa sono stati effettuati versamenti regolari. Chi si intende di previdenza consiglia pertanto di aprire nuovi conti 3a su cui versare somme nel corso del tempo.
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