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Previdenza

La previdenza privata resta importante

Bisogna iniziare il prima possibile a pensare alla previdenza per la vecchiaia. Anche se non è mai troppo tardi. Nell'intervista rilasciata al settimanale Cooperazione, Rolf Blumer, responsabile Pianificazione finanziaria, ci spiega perché.

Cooperazione, Interview a Rolf Blumer

A partire dal 2026, chi è in pensione riceverà una tredicesima mensilità AVS. C’è il rischio che questa novità svaluti l’importanza della previdenza privata e professionale?

No. La tredicesima mensilità AVS non risolve l’annoso problema della diminuzione delle rendite della cassa pensioni. Non è il caso di farsi lasciarsi abbagliare da questa rendita supplementare. Per due motivi: il primo è che verrà tassata interamente come reddito, il secondo è che per poterla finanziare il Consiglio federale sta seriamente pensando di aumentare l’imposta sul valore aggiunto. A questo si aggiunge anche l’inflazione. Tutto ciò concorre ad assottigliare la rendita della quale, a conti fatti, rimarrà forse solo la metà. Per questo conviene iniziare a pianificare per tempo la previdenza.

L’avere di vecchiaia va investito in modo sicuro. Ma come farlo nel migliore dei modi?

Le possibilità per accumulare capitale sono diverse. Oltre alla sicurezza, però, va considerato anche l’aspetto fiscale. La forma preferita di previdenza con agevolazioni fiscali per la costituzione di un patrimonio per la vecchiaia è senza dubbio il pilastro 3a. Circa il 60 percento delle svizzere e degli svizzeri sfrutta questa opportunità di risparmio per la vecchiaia anche per beneficiare di un vantaggio fiscale. Oltre al classico conto di previdenza del pilastro 3a, una forma di investimento interessante nel contesto attuale è il risparmio in titoli.

In cosa si differenziano questi due metodi?

Il conto 3a è la forma classica e funziona come un conto di risparmio, con la sola differenza che il denaro può essere riscosso solo in determinati casi: per l’acquisto di una proprietà abitativa a uso proprio, il rimborso di un’ipoteca, l’avvio di un’attività lucrativa indipendente o in caso di trasferimento all’estero. In tutti gli altri casi, il capitale può essere prelevato solo al compimento del 60° anno di età. Gli interessi sono lievemente più alti rispetto ai conti di risparmio tradizionali. Tuttavia, con il passare del tempo, l’inflazione tende a erodere una parte del patrimonio accumulato. Per questo, per i risparmiatori con un orizzonte d’investimento a lungo termine, la forma più interessante per costituirsi in modo mirato un avere con la garanzia di compensare l’inflazione e di preservare il potere d’acquisto del capitale all’atto del prelievo, è il risparmio in titoli, ovvero una struttura patrimoniale costituita da azioni e obbligazioni. Rispetto a una soluzione in conto, la differenza sul lungo periodo può facilmente aggirarsi intorno alle decine di migliaia di franchi.

Il problema però è che gli investimenti in borsa sono rischiosi e potrebbero far perdere molto denaro nel giro di breve tempo.

Le borse sono ovviamente soggette alle oscillazioni dei corsi che possono però essere sfruttate a proprio vantaggio a fronte di un periodico e sistematico risparmio. Di norma gli investimenti in titoli promettono rendite maggiori sul lungo periodo. Se si prende per esempio in esame il mercato azionario svizzero, nelle ultime 100 decadi (vale a dire dal 1924 al 1934, dal 1925 al 1935 e così via) si sono registrate solo tre fasi negative nelle quali, dopo dieci anni, la somma presente era minore di quella inizialmente investita. Questo è accaduto l’ultima volta tra il 1929 e il 1941. Da allora, osservata su un orizzonte di dieci anni, la performance dei titoli è sempre stata positiva, nonostante le crisi vissute.

A cosa bisogna prestare attenzione se si vuole fare previdenza con i titoli?

Uno degli aspetti fondamentali è la diversificazione del portafoglio la quale deve essere il più ampia possibile, onde ridurre in maniera sistematica il rischio di investimento. Fondamentale è anche l’orizzonte temporale dell’investimento: più a lungo termine posso risparmiare, più la quota in azioni potrà essere alta. Se per la fase di accumulo si hanno a disposizione solo pochi anni, conviene in genere optare per una soluzione in conto.

L’assicurazione sulla vita garantisce una protezione supplementare?

Sì, un’assicurazione sulla vita prevede in particolare una protezione in caso di decesso e di invalidità. Questa copertura costa però una parte del premio versato per tutta la durata dell’assicurazione. Tuttavia, dato che la vita non è statica e che i rischi e le situazioni cambiano man mano che il tempo passa, il consiglio è di tenere sempre separati «rischio» e «risparmio». Il rischio di decesso o di invalidità può sempre essere coperto separatamente da una polizza assicurativa. Se con il tempo le assicurazioni non fossero più necessarie, le si potrà disdire e risparmiare in modo mirato sui costi destinati a tali premi, aumentando così anche la flessibilità finanziaria, altro aspetto importante nell’investimento di denaro.

Conviene scegliere una strategia sicura quando si inizia solo a 50 anni a versare sul pilastro 3a?

Occorre prima mettersi d’accordo sul concetto di sicurezza. Se si sceglie una soluzione in conto e si è esposti alle tendenze inflazionarie, una soluzione in conto 3a offre poca sicurezza. L’unica possibilità per compensare l’inflazione sono le soluzioni di investimento in titoli. In linea di massima dai 50 ai 65 anni, che è l’età di riferimento per il pensionamento e per il prelievo più tardivo dell’avere senza continuazione dell’attività lucrativa, si ha ancora un orizzonte di investimento di 15 anni. Dato che si tratta di un periodo piuttosto lungo, la scelta migliore in casi come questi è una soluzione in titoli con una quota di azioni più elevata. Se si inizia a risparmiare presto, sarebbe opportuno gestire più fondi 3a, versando cioè su più conti del pilastro 3a o soluzioni in titoli 3a. Questo permetterà di scaglionare l’erogazione del capitale senza doverlo ritirare tutto in una volta, riducendo così anche l’onere fiscale al momento del prelievo. Questo vale anche per i cantoni che applicano una flat tax sulla riscossione dei capitali previdenziali dal pilastro 3a e in caso di tassazione cantonale. Questo significa che si paga sempre la stessa percentuale di imposte a prescindere dall’entità dell’importo erogato. Tuttavia, nell’imposta federale la differenza fiscale resta notevole. È quindi sempre meglio prelevare due fondi da 50 000 CHF in anni diversi piuttosto che un fondo da 100 000 CHF in un solo anno.

Che fare se devo ritirare gli investimenti proprio durante una fase di borsa ribassista?

Anche in questo caso, le soluzioni in titoli offrono molta flessibilità. Alla Banca Cler, per esempio, si possono trasferire le soluzioni di titoli 3a nel patrimonio libero e continuare a gestirle senza dover vendere in momenti inopportuni. È inoltre consigliabile ritirare i fondi 3a il più tardi possibile. Finché il capitale si trova nel ciclo della previdenza, l’imposta sulla sostanza non è dovuta.

Fino a quando si possono effettuare versamenti nel pilastro 3a?

Fino a quando si esercita un’attività lucrativa e si produce un reddito soggetto all’AVS – al più tardi fino a 70 anni. Affinché il versamento nell’anno del pensionamento sia ammesso alla detrazione fiscale, deve avvenire prima dell’effettiva cessazione dell’attività lucrativa. Anche se non si esercita più un’attività lucrativa tutto l’anno, si può comunque versare il massimo deducibile fiscalmente. Per l’anno 2025, l’importo deducibile per chi è affiliato a una cassa pensioni è ancora di 7258 CHF. Anche le persone non affiliate a una cassa pensioni possono versare nel pilastro 3a, nella misura del 20% del proprio reddito netto. Tuttavia, l’importo massimo è limitato a 36 288 CHF.

«In linea di massima dai 50 ai 65 anni (età di riferimento AVS), si ha ancora un orizzonte d'investimento di 15 anni. Dato che si tratta di un periodo piuttosto lungo, la scelta migliore in casi come questi è una soluzione in titoli con una quota di azioni più elevata.»

Rolf Blumer, responsabile Pianificazione finanziaria Banca Cler

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