I versamenti a fini previdenziali offrono un risparmio fiscale nell’immediato. Si può attingere ai fondi versati per aprire un’attività indipendente o acquistare un’abitazione di proprietà. Inoltre vale la pena investire nella previdenza sin da giovani: più interessi maturano, più il capitale cresce.
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Un’adeguata previdenza vi consente anche di arrivare preparati, dal punto di vista finanziario, ai grandi cambiamenti della vita. Alcuni saranno piacevoli, come il matrimonio, la nascita del primo figlio o l’acquisto della casa di proprietà; altri, come la pensione, si possono pianificare con cura. A volte, però, la vita ci riserva anche cattive sorprese: infortuni, malattie o persino il decesso. In questi casi, una previdenza ben pianificata può offrire grande supporto, almeno sul fronte finanziario.
La previdenza non è solo per la vecchiaia
Molti giovani non sanno che la previdenza finanziaria dei tre pilastri non serve solo per l’età avanzata, ma può fungere anche da assicurazione. Preziosa soprattutto per le famiglie: un’improvvisa incapacità al guadagno avrebbe infatti gravi ripercussioni sulle finanze familiari.
Le prestazioni previdenziali possono variare a seconda della struttura familiare ed è quindi opportuno informarsi sulle condizioni vigenti. Ad erogarle sono l’assicurazione per l’invalidità (AI), l’assicurazione contro gli infortuni (LAINF) e la cassa pensioni (LPP), ma esistono anche assicurazioni sulla vita (pilastro 3a/3b) che intervengono in caso di incapacità al guadagno.
Chi diviene incapace al guadagno in seguito a un infortunio può contare su una situazione assicurativa piuttosto congrua: di norma, sommando l’assicurazione contro gli infortuni (LAINF) e le prestazioni dell’AI, riceve il 90% del reddito percepito in precedenza. Le cose si complicano se all’origine dell’incapacità al guadagno o addirittura del decesso c’è invece una malattia: in genere la rendita AI, pur integrata dalle prestazioni della cassa pensioni, non basta ed è bene stipulare un’assicurazione complementare per questa evenienza.
Prestazioni assicurative diverse in base alla struttura familiare
A nessuno piace pensare che potrebbe diventare incapace al guadagno o persino venire a mancare – o che analoga sorte potrebbe toccare all’altro genitore o al partner – ma è importante considerare questi rischi se si vuole tenere al sicuro la famiglia. In ogni caso, è bello sapere che i propri cari sono tutelati per qualsiasi evenienza. In caso di decesso o di incapacità al guadagno duratura di un genitore, le prestazioni corrisposte all’altro variano a seconda della situazione familiare.
Ai genitori sposati spettano:
- le prestazioni del 1° e del 2° pilastro,
- le rendite per i figli fino al compimento del 18° anno di età, o del 25° per i figli impegnati in una formazione,
- di norma la rendita vedovile al coniuge superstite se di età superiore a 45 anni e se il matrimonio è durato più di cinque anni.
Quanto ai concubini, nell’ambito del primo pilastro e dell’assicurazione contro gli infortuni (LAINF) i partner ricevono solo le rendite per i figli: dovrebbero quindi senz’altro colmare le lacune del 1° pilastro stipulando assicurazioni contro i rischi.
Per avere diritto alla rendita vedovile dalle casse pensioni, i concubini devono registrarsi reciprocamente come tali; la rendita sarà erogata al partner superstite se i due condividevano l’alloggio da almeno cinque anni.
Il consiglio di un esperto: risparmio fiscale
Pilastro 3a
Per molte persone, effettuare versamenti regolari nel pilastro 3a è il modo migliore di risparmiare sulle imposte. Chi è assicurato presso una cassa pensioni e versa l’importo massimo annuale (7
258 franchi per il 2023) può dedurre tale somma dal reddito imponibile e inoltre beneficia di altri vantaggi:
- Con una soluzione nell’ambito del pilastro 3a che preveda l’investimento in titoli, gli eventuali proventi non vengono tassati.
- Gli averi del terzo pilastro sono esenti dalle imposte sulla sostanza.
- Se si decide di acquistare un’abitazione di proprietà per andare a viverci, si possono utilizzare i risparmi della previdenza vincolata.
Se non siete assicurati presso una cassa pensioni perché lavorate a tempo parziale, potete comunque versare ogni anno il 20% del reddito nel pilastro 3a.
Importante: durante la vita lavorativa conviene avere più di un conto del pilastro 3a, aprendone idealmente uno nuovo quando l’ammontare dei risparmi raggiunge i 40 000 - 50 000 franchi. Questo perché la riscossione di averi è soggetta a imposte sulle prestazioni in capitale: avendo a disposizione diversi conti 3a, potrete prelevare gli averi in modo scaglionato in diversi anni, pagando meno imposte.
Sfruttate tutte le deduzioni fiscali
Come famiglia potete risparmiare ancora di più sulle imposte studiando in dettaglio le deduzioni applicabili nel vostro cantone. Ad esempio per le spese di custodia dei figli, che possono incidere notevolmente sul reddito imponibile.
Per chi ha più di 50 anni – a seconda della situazione personale – conviene talvolta effettuare riscatti nella cassa pensioni. Inoltre, con alcune casse, si possono accumulare ulteriori averi di vecchiaia scegliendo un altro piano di risparmio. In entrambi i casi si aumenta la previdenza per la vecchiaia con interessanti vantaggi fiscali.
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Dal 2026 sarà possibile effettuare versamenti nel pilastro 3a a copertura di lacune contributive createsi a partire dal 2025. Questa nuova regola aiuta le persone esercitanti un'attività lucrativa a rafforzare la loro previdenza individuale e a beneficiare di risparmi fiscali. Dal 2026 è prevista la possibilità di un riscatto retroattivo per l’anno di contribuzione 2025.
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