Negli ultimi anni l’andamento del valore, in particolare sul mercato azionario statunitense, è stato determinato da un numero molto ristretto di aziende ad alta capitalizzazione, che hanno fatto scalpore come i «Magnifici 7». Tuttavia, sulla loro scia navigano molte altre società anonime meno in vista (small & mid cap), dalle cui fila sono emerse le odierne mega cap. In passato, questi cosiddetti «titoli secondari» hanno ripetutamente sovraperformato i mercati azionari complessivi. A nostro avviso, è probabile che ciò si ripeta nei prossimi anni.
«La nostra economia è soggetta a continui cambiamenti: aziende e prodotti di una volta scompaiono, mentre ne emergono di nuovi.»Brigitta Lehr, analista finanziaria
Tra i titoli secondari svizzeri la sovraponderazione del settore industriale è particolarmente marcata. È riconducibile a questo comparto circa un terzo di tutte le azioni small & mid cap, ma meno di un decimo del segmento delle large cap elvetiche. Inoltre, anche l’esposizione nel settore immobiliare, sensibile ai tassi d’interesse, è significativamente più elevata tra i titoli secondari.
La nostra economia è soggetta a continui cambiamenti: aziende e prodotti di una volta scompaiono, mentre ne emergono di nuovi. È ovvio che tra i titoli secondari di oggi si trovino giovani aziende che potrebbero diventare le future stelle del mercato azionario. In effetti, l’universo delle small & mid cap è complessivamente più giovane rispetto a quello delle large cap. Tuttavia, l’«anzianità» delle aziende di entrambi i segmenti è ampiamente diversificata, e anche tra le società anonime a minore capitalizzazione vi sono imprese che vantano una storia di oltre 100 anni, e che magari hanno abbandonato l’olimpo delle grandi aziende o non vi sono mai arrivate, perché non hanno saputo affermarsi come leader di mercato o operano in una nicchia troppo ristretta.
Delimitazione dei segmenti di mercato in base alla capitalizzazione
Le grandi aziende quotate in borsa sono complessivamente più redditizie e presentano margini di utile più elevati. Tuttavia, in passato le azioni small & mid cap venivano quasi sempre negoziate con valutazioni maggiori a livello di rapporto corso/utile. Evidentemente per i titoli secondari si prevedeva una crescita degli utili più elevata nel lungo periodo. Un’altra ragione alla base della valutazione maggiore è probabilmente la maggiore frequenza di acquisizioni e fusioni nel segmento. Le acquisizioni aziendali sul mercato azionario sono solitamente associate al pagamento di un premio di controllo: l’acquirente deve offrire ai vecchi azionisti un prezzo superiore al corso azionario registrato fino a quel momento, in modo che siano disposti a vendere. Secondo i dati di Bloomberg, la probabilità che un’azienda del segmento delle small & mid cap sia coinvolta in un’acquisizione è da tre a quattro volte superiore che nel segmento delle large cap. Le small & mid cap svolgono quindi un ruolo fondamentale per la crescita inorganica delle aziende.
Anche se i premi di valutazione non torneranno del tutto ai valori di un tempo, l'attuale basso livello presenta un potenziale di ripresa.
L’elevato numero di azioni small & mid cap rende difficile – e non solo per gli investitori privati – individuare le società anonime che tra 20 o 25 anni si affermeranno come le aziende di maggior valore al mondo, come avvenuto di recente con Nvidia, Meta o Tesla. Inoltre, date le enormi dimensioni dell’universo di mercato, la capillarità delle ricerche sulle azioni small & mid cap è significativamente inferiore che sulle large cap. La mancanza di attenzione può causare inefficienze di mercato e quindi accrescere le prospettive di successo di un processo di selezione attiva dei titoli rispetto a un investimento indicizzato passivo.
Pertanto, nell’ambito dei titoli secondari consigliamo agli investitori fondi a gestione attiva. Per il mercato azionario svizzero si tratta del Vontobel Fund (CH) - Ethos Equities Swiss Mid & Small (ISIN: CH0023568022) con un approccio orientato alla sostenibilità e del Pictet CH - Swiss Mid Small Cap (ISIN: CH0019087177) con un approccio convenzionale.
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